Mal d’Italia (“Quando tornerò” di Marco Balzano)





Bisogna partire da un presupposto: il nostro modello sociale di cura e assistenza verso le persone anziane e sole si basa su una grande ipocrisia di fondo, che finge di non vedere il bisogno ormai endemico di lavoratrici migranti irregolari e non riconosciute.

E’ uno dei micidiali risultati di un progressivo definanziamento del Sistema Sanitario Pubblico e di una legge sull’immigrazione (la cosiddetta Bossi-Fini) iniqua e razzista: insieme, alimentano una spirale discendente dove la fragilità degli anziani bisognosi di assistenza e delle loro famiglie si nutre della fragilità di donne migranti che abbandonano la loro famiglia in cerca di risorse per poterla sostenere.

Il nuovo libro di Marco Balzano, “Quando tornerò”, ha l’indiscutibile pregio di raccontare una delle loro storie senza mai dire chi siano i buoni o chi siano i cattivi, perché è così che succede nella realtà, quando è difficile stilare la classifica di chi soffre di più.

La vicenda è quella di Daniela, che da un piccolo centro della Romania decide, come molte sue connazionali, di partire verso Milano per fare la badante, in modo da finanziare gli studi dei suoi due figli, per offrire loro la possibilità di un futuro migliore del suo, per non dover più assistere all’ignavia di un marito ormai demotivato, disoccupato, alcolista.
I punti di vista sono tre, quello di Daniela e quello dei suoi due figli, Manuel e Angelica: ognuno di loro si prende un capitolo per narrare la vicenda attraverso i propri occhi.

Tre voci, tre anime e un unico centro: Daniela.

Emerge lentamente la consapevolezza che niente è mai come sembra, perché a volte andare lontano è un modo per volare più alto, per ritrovarsi complesse e desideranti, per mettere a fuoco la propria vita e accettarsi anche nella voglia di fuga.

Tra senso di colpa e desiderio di riscatto, tra parole non dette e lacrime ingoiate, tra corpi di vecchi da accudire e di giovani da risvegliare, c’è una donna che è il motore di tutto, che viene illuminata da una delle battute più persistenti nella mia memoria dopo aver chiuso il volume : «Se non capisci tua madre, è perché ti ha permesso di diventare una donna diversa da lei».

Una lettura che parla anche di resistenza, ed è per questo mi è sembrata di casa, qui.

* Marco Balzano, Quando Tornerò





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