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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

La colpa d'esser bella ("La chimera" di Sebastiano Vassalli)

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Lettura magistrale, per tanti motivi ma principalmente per una scrittura di bellezza nitida, fredda come un ricamo di ghiaccio e allo stesso tempo avvolgente come una pergamena antica. Non sapevo molto di questo romanzo, nonostante sia adottato come libro di testo in molte scuole, un vero e proprio classico moderno, vincitore dello Strega e noto anche all'estero. Per fortuna è giunto il suggerimento del Gruppo di Lettura della mia Biblioteca, ed ecco che "La chimera" è stato il libro del mese di dicembre, permettendomi di colmare una colpevole lacuna. Il saggio storico romanzato è una formula che altri scrittori hanno praticato (da Umberto Eco all'ultimo Scurati di "M."), ma in questo caso siamo di fronte a un esempio davvero eccellente. Non so perché, mi sono venute in mente le celebri lezioni di storia del Professor Alessandro Barbero (per le quali è facile sviluppare una dipendenza): forse per la capacità di tinteggiare lo sfondo storico, spiegando a

La scorbutica simpatica ("Olive Kitteridge" di Elizabeth Strout)

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Quanto è burbera e terribilmente simpatica Olive Kitteridge. L'ho adorata subito. Il romanzo in questione è stato scelto come lettura del mese dal gruppo di lettura di cui faccio parte, nel paese dove vivo. Quando ne abbiamo parlato è venuta fuori una vera e propria polarizzazione nei confronti di Olive: chi la amava (come me) e chi la riteneva detestabile. La amavano soprattutto le donne... ma va detto che siamo un gruppo piccolo piccolo, per cui non facciamo statistica (per fortuna!). Ciò nonostante ci siamo assolutamente trovati tutti d'accordo nel dire che è un libro notevole, ben scritto e in grado di produrre empatia. Sono una ammiratrice di Elizabeth Strout, si è intuito dalle mie precedenti letture ( qui, qui e qui ), e dopo aver letto questo libro lo sono ancora di più. La Strout è riuscita a non ripetersi, pur rimanendo in un contesto conosciuto, quello del Maine e dei piccoli centri della East Coast americana, in cui lei stessa vive. Ha dichiarato in un'interv

Ufficio Affari Riservati ("La bomba. Cinquant'anni di Piazza Fontana" di Enrico Deaglio)

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"La memoria non è lamentoso esercizio ad uso delle nostalgie dei vecchi, è la chiave per capire il nostro presente". Così Luciana Castellina nella prefazione ad un altro libro dedicato a Piazza Fontana, in questo cinquantennale che vede, per fortuna, moltiplicarsi le pubblicazioni su una delle vicende più oscure e agghiaccianti della nostra storia recente. Nel leggere il libro di Deaglio, che con la sua solita grande capacità narrativa racconta, intreccia e svela, mi son chiesta come sia stato possibile che i cittadini italiani non siano insorti, come sia ancora oggi possibile che nessuno abbia pagato e che sia stato accettato e quasi digerito il concetto di "strage di Stato". E' pur vero che siamo ormai abituati al male, alle menzogne di governo, alle necessità contingenti, alle falsificazioni e ai poteri occulti, agli omicidi legalizzati, alle guerre preventive basate su bugie: non c'è fine né confine all'interpretazione distorta del potere e alla