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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Basta poco per volersi bene (“Almarina” di Valeria Parrella)

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Valeria Parrella è una di quelle persone a cui ridono gli occhi. E non penso che sia un caso, poiché ho trovato empatia e grande umanità in ogni suo libro. Con “Almarina” è arrivata in finale al Premio Strega: non che questo sia una garanzia di valore letterario, ma credo che abbia contribuito ad accrescerne la popolarità, sebbene sia già nota, anche per la sua attività in rete, dove non si nega mai e spesso anzi prende posizioni decise (su Twitter, in particolare). Valeria Parrella è anche e soprattutto napoletana, e Napoli è molto presente nei suoi lavori, incluso “Almarina”. Una Napoli non calligrafica né stereotipata : la Napoli di Valeria Parrella non è quella di Saviano né quella di Elena Ferrante, senza che questo significhi che una è più vera o credibile delle altre. In Almarina c’è una Napoli discreta, tutta intorno a Nisida e al carcere minorile in cui si svolge la vicenda, ed è una Napoli fatta di inverno, caffè, persone, solitudini. “Almarina” è una storia di relazioni c

Come lacrime nella pioggia ("Io sono vivo, voi siete morti" di Emmanuel Carrère)

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Carrère è riuscito a creare un modello tutto suo nel comporre biografie atipiche di personaggi pazzeschi: basta menzionare "Limonov" o "L'avversario" per capire subito di cosa sto parlando. Come a volte mi capita, ho attraversato una fase di grande esaltazione per questo autore francese, leggendo molto di quello che ha scritto (quasi tutto). Con il tempo la passione si è un po' sbiadita, l'amore è diventato una bella amicizia, e questa lettura, per quanto stimolante e intelligente, non ha tuttavia riacceso il fuoco dell'amore. Questa volta si tratta della biografia di Philip K. Dick, la vita pazza e sconclusionata di un grande autore di fantascienza, paranoico e ossessionato, dipendente da farmaci e anfetamine, infantile e inconcludente, in grado di trasformare la propra insoddisfacente realtà, fatta di incubi e problemi economici, in labirintica fantascienza. Carrère, appassionato cultore di P.K. Dick, descrive magnificamente la sua vita, senza nasc