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Visualizzazione dei post da agosto, 2017

Catalogo Emozioni De Luxe (Sillabari di Goffredo Parise)

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Quanto sono belle le atmosfere che crea Goffredo Parise nei Sillabari . C’è Calvino, c’è Piero Chiara, c’è l’Italia che sembra America, ci sono le signore eleganti senza nome, gli uomini pensosi con cappello, i buffet delle stazioni: anche i cani sembrano più intelligenti. I Sillabari andrebbero fatti leggere a tutti gli adolescenti, per avviare quella educazione sentimentale che nelle scuole ancora non siamo riusciti a far entrare. Sono loro, i ragazzi non ancora uomini e le fanciulle non ancora donne, che si possono permettere il lusso di pensare a un Bacio che si ricorda dopo trent’anni, a un’Amicizia fatta di dettagli quasi invisibili, alla Bellezza come distillato del quotidiano. I ragazzi ai quali dovremmo garantire ancora il lusso della noia, del tempo sprecato, delle estati vuote e dei ricordi mai raccontati.  C’è un'apparente semplicità nelle descrizioni, che però non toglie il piacere di immaginare scene raffinatissime, filmiche,

Scrivere di Leggere

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Non è una cosa semplice scrivere di libri. Così come non è semplice parlarne, senza sembrare pedanti, saccenti e pretenziosi. Mi torna sempre in mente la fantastica scena di Io e Annie , quando Alvy è in fila per entrare al cinema e un saccente professore dietro di lui pontifica in maniera insopportabile, arrivando a citare Marshall McLuhan : "che cosa non darei per avere un'enorme palata di cacca di cavallo" dice Alvy e magicamente appare McLuhan che umilia il saccentone. Una scena immortale e di primaria importanza nella mia caotica enciclopedia interpretativa, la mia "biblioteca delle biblioteche" (ops un'altra citazione). Come far capire a chi si chiede quale narcisismo si nasconda dietro a un blog (forse nessuno?) che chi scrive non sempre ha in mente un pubblico cui rivolgersi, ma si affida fiducioso al lector in fabula ? Alvy odia chi pontifica ma non lesina certo citazioni, battute brillanti e dialoghi scoppiettanti: per il piacere di chi?