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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

Vivi-Sezione ("La ragazza dai capelli strani", David Foster Wallace)

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Non è facile, lo so. Qui stiamo parlando di uno dei mostri sacri della mia generazione. Stiamo parlando di genialità e di grande sofferenza. Di un uso magistrale delle parole. Stiamo parlando di quella sottilissima e rarissima abilità di mischiare insieme umorismo, angoscia e crollo delle certezze. Sono ormai tanti giorni che mi riprometto di scrivere qualcosa su questa raccolta di racconti ma ho rimandato per non sapere da che parte agguantare la cosa. Intanto sono racconti, e già questo non rende facilissimo descrivere l'effetto che fanno. In più sono diversissimi fra loro e anche all'interno di ognuno non è che ci si raccapezzi con facilità. Bisogna scordarsi le strutture classiche di intreccio e trama e lasciare che il racconto si compia, attraverso l'uso espertissimo di un linguaggio moderno ma non per questo poco comprensibile. Insomma DFW non è un futurista che scrive in modo incomprensibile, anzi. A voler dare definizioni a caso mi verrebbe da dire classico i