Lo spazio per esistere (“Fame” di Roxane Gay)
Sarebbe inopportuno dilungarsi sugli aspetti più fastidiosi di questo libro. Non è un romanzo, probabilmente non è neanche letteratura intesa nel senso classico del termine. Quindi il fatto che sia a tratti ripetitivo, frammentario e senza un intreccio coerente non dovrebbe compromettere del tutto l’esperienza di lettura. E’ prima di tutto la storia di una donna (che sia anche insegnante, attivista, scrittrice, editorialista, etc, è secondario) che parla del suo corpo “disobbediente”. La sua sincerità arriva come uno schiaffo, e per fortuna non c’è il minimo elemento di melodramma. La storia di Roxane Gay è una storia che bisogna avere il coraggio di raccontare, e lei l’ha trovato. Avere un corpo grasso, molto più che grasso, oggi, vuol dire tante cose che spesso sfuggono a chi non sa provare empatia: come sedersi? come prendere un mezzo? come reagire ai consigli non richiesti? come vestirsi? come difendersi? come fidarsi? come riuscire ad accettarsi? Questo è un valore ind