Cesare, il tanto amato ("La bella estate" di Cesare Pavese)
Cesare Pavese è per me una figura magnetica: la sua storia e tutto ciò che lui era mi affascina da sempre. Ci sono tanti motivi alla base di questa fascinazione, alcuni li conosco, altri li sto ancora esplorando. Per questo ho deciso di ripartire da zero con la lettura delle sue opere. E ho fatto bene: non credevo sarebbe stato così bello rileggerlo. Così piacevole. Perché quest'uomo così malinconico, così ossessionato dall'amore, mi affascina tanto, fino al punto di chiamare mio figlio con il suo nome? Ne La bella estate , che ho appena riletto, c'è uno dei tanti motivi. Non ho mai letto uno scrittore (uomo) così magicamente capace di descrivere lo stato emotivo fragilissimo e candido di una sedicenne che si innamora, cosi come accade a Ginia, la protagonista del romanzo. Ginia rappresenta l'animo più intimo dell'autore: la sua purezza in pericolo, la sua tenerezza a metà fra donna e bambina, i suoi sogni amorosi e le sue