Un grande spirito (“I fratelli Karamazov” di Fëdor Michailovič Dostoevskij)
Chi legge Dostoevskij non si riprenderà più, per tutta la vita, come ha scritto Paolo Nori ( qui il post), preciso come una freccia dentro la Russia che ognuno si porta dentro. C’è naturalmente imbarazzo da parte mia a dire alcunché su questo romanzo-mondo, non credo di essere capace in poche battute di dare una descrizione sufficiente del viaggio che regala la lettura de “ I fratelli Karamazov ". Spero solo di convincere qualcuno a leggerlo, se non l’ha fatto. Trovo quasi incredibile che una persona come Dostoevskij sia realmente vissuta (e guardare le sue foto e trovarlo somigliante a Leonardo di Caprio non mi aiuta): la sua stessa vita è un capolavoro, i suoi romanzi sono vere e proprie manifestazioni del sublime dinamico, leggerlo rappresenta amplificare il proprio mappamondo emotivo. Aveva 28 anni quando ha guardato di fronte a sé un plotone di esecuzione, per poi trascorrere 4 anni in una prigione in Siberia. Dostoevskij è un uomo (anzi solo un ragazzo) che riesce a scrive