Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2017

Com-passione ("La prima verità" di Simona Vinci)

Immagine
La follia cos’è?  E chi può decidere se un uomo o una donna è matta o solo complicata e scomoda?  Chi ha il diritto di dire che la testa di un bambino non funziona? Nel libro di Simona Vinci, La prima verità , la follia parte spesso dal dolore, un dolore inspiegabile, insopportabile, non riferibile, non gestibile.  La follia non è nella testa degli internati di Leros, l’isola di confino psichiatrico e politico della Grecia dei colonnelli : la follia è più spesso nella la crudeltà con cui gli uomini si fanno aguzzini e carcerieri impietosi di altri esseri umani. Non c’è scampo neanche negli affetti familiari, spesso prima sorgente di strazio e dolore. Non ci sono braccia materne e comprensive a proteggere dal buio queste creature, la miseria non lo consente.  Non c’è molto spazio per la pietà a Leros, forse neanche verso se stessi: anche gli infermieri dell’ospedale psichiatrico vivono una quotidianità oscura, quasi ferina, senza barlumi di speranza.  Simona Vinc

Un fiume di donne ("Amy e Isabelle" di Elizabeth Strout)

Immagine
Mi sento in colpa perché leggo molta letteratura americana contemporanea (o comunque novecentesca), a volte esaltandomi e a volte commuovendomi, mentre non ho lo stesso slancio verso scrittrici o scrittori italiani (viventi). Su un gruppo Facebook di lettori qualche giorno fa è comparso un post che esprimeva questo stesso mio disagio, e chiedeva se si potevano trovare fra gli scrittori italiani alcuni del livello di Roth, Franzen, Carrére, etc. E’ partita una discussione molto articolata e interessante e sono stati citati molti autori italiani, ma ognuno di loro è stato ricordato per un libro, un exploit singolo, non per un’ intera carriera. Forse siamo noi italiani ad essere esterofili, chissà.  Elizabeth Strout è una di quelle autrici, americane e viventi, che ho letto con molta partecipazione ed emozione. Ci son cose che funzionano da dio in certi autori americani: ti raccontano di una società tipicamente statunitense, di un paesaggio nordamericano, di tempi e luoghi