Vite che potrebbero essere (”Crossroads” di Jonathan Franzen )
Non è facile scrivere qualcosa su un romanzo la cui uscita ha provocato così tanto interesse, che abbiamo visto circolare nelle bacheche di tutti e che è diventato quasi più una tendenza che una lettura su cui riflettere. Insomma il solito problema che si ha di fronte all’eccesso di notorietà, al libro come oggetto di consumo e allo scrittore americano esibito come status da chi non frequenta con troppa assiduità la letteratura. Mi sono imposta di non andare a leggere in giro recensioni più o meno prestigiose, proprio perché in questo blog non si fanno recensioni (ed è bene rileggere qui ogni tanto, per ricordarlo), ma si cerca solo di condividere un diario di letture, personalissimo e per lo più composto da sensazioni, emozioni, pensieri vaghi e sparsi. Premesso tutto ciò, anticipo subito che ho letto “ Crossroads ” con grande gusto, godendomelo pagina dopo pagina e apprezzando la grandiosa capacità di Franzen di elaborare e ritrarre i personaggi. In questo romanzo mi pare che port