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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Game set match ("Open" di Andre Agassi)

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Non è il mio genere, non è il tipo di libro che avrei comprato e letto, ma ha contribuito a consolidare le mie certezze: i libri belli li scrivono gli scrittori ( e le scrittrici). Non serve spiegare perché e in che modo sia potuto capitare che io mi sia messa a leggere Open di Andre Agassi, tuttavia è accaduto, ed è giusto che ne parli: sarebbe troppo facile scrivere solo dei libri che ho amato.  Innanzitutto voglio contraddire, con un certo sottile piacere, quanto scrive Baricco nella quarta di copertina : “se parti non scendi più fino all’ultima pagina”. Non è vero, per me è stato uno strazio arrivare alla fine. Ho intervallato la lettura di Open con un sacco di graphic novel, avevo bisogno di qualcosa che trainasse.  Un andamento della storia squilibrato, per me fastidioso. Parti veloci e scorrevoli alternate a parti in cui si affonda come nelle sabbie mobili.  Ma la cosa più antipatica per me è stata la mancanza di sincerità. Tutte le persone che lo hanno letto

Telefonare a casa senza nostalgia (Mia madre è un fiume di Donatella Di Pietrantonio)

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La premessa di carattere personale è che sono emotivamente fragile di fronte alle storie che riguardano madri/figlie-i,  padri/figlie-i. La seconda premessa è che non lo sono di fronte a TUTTE le storie sopra indicate. Ricordo ancora quella specie di ingiustificato livore  che mi risvegliò il libro di Marco Peano , “L’invenzione della madre”. Senza addentrarmi troppo (ché sennò sembra che questo post parli di quel libro invece parla di un altro libro), mi dava enormemente fastidio il processo di progressiva beatificazione che sembrava voler descrivere l’autore, nei confronti di una madre malata e poi mancata.  Sarebbe una bella tentazione, ma una profana come me non può mettersi qui a discettare con superficialità  di significato simbolico della figura della madre, di matriarcato, di eredità matrilineare eccetera eccetera. Si andrebbe davvero oltre. Semplicemente, il libro di Donatella di Pietrantonio, Mia madre è un fiume , mi ha colpito perché in alcune espressioni s