In Mater Veritas ("Una donna" di Annie Ernaux)
"Era lei [...] a unire la donna che sono alla bambina che sono stata"
Annie Ernaux, "Una donna"
Le madri sono il luogo dal quale proveniamo, a volte il luogo dove vogliamo andare ma più spesso il luogo dal quale passiamo l'intera vita a scappare, senza riuscirci mai troppo bene.
Le madri sono enigmi che in pochi hanno davvero voglia di risolvere.
Le madri sono un incrocio talmente potente di simboli e di forze, che il loro vortice continua a inghiottire lacrime anche quando loro stesse non ci sono più.
Le madri sono tutte uguali e tutte diverse. Soprattutto sono diverse.
Le madri sono anche figlie. Ma è soprattutto da madri che sbagliano.
Le madri sono fra le creature più osservate dell'universo, e non lo sanno: ci son dettagli che continuano a vivere nel profondo delle loro figlie per sempre (e pensare che loro si son sempre lamentate di non interessare a nessuno).
Le madri sono donne, prima dopo e durante.
Il libro di Annie Ernaux, che descrive in un numero limitato di pagine la vita e la morte di sua madre, è come una di quelle opere perfette alle quali è impossibile aggiungere alcunché.
Introdurre una parola supplementare, o semplicemente spostare una virgola, rovinerebbe l'incanto.
Tra una madre e sua figlia c'è uno spazio insondabile per chiunque non sia una di loro due.
Per noi che leggiamo, resta solo il potere dell'immedesimazione.
* Una donna, Annie Ernaux
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