Bildungsroman ("L'educazione" di Tara Westover)






Molto pubblicizzato, molto osannato, il libro di Tara Westover è in sostanza il racconto del suo affrancamento da una famiglia disfunzionale (un aggettivo che in questo caso è decisamente un eufemismo) attraverso lo studio, la formazione, l'educazione appunto. 

Qualcosa non convince, in una storia che sicuramente appassiona, soprattutto nella prima parte, quando descrive una Tara bambina, che si fida e si affida a due genitori fanatici fondamentalisti e incoscienti irresponsabili, al punto da mettere a rischio più volte la vita dei loro figli.

Non mi convince la genialità di bambini che non frequentano nessun tipo di scuola e che poi vengono ammessi al college e realizzano brillantissimi percorsi di studio, a Cambridge e altrove (non solo Tara ma anche uno dei suoi fratelli). Possibile presentarsi a un corso universitario senza avere la licenza elementare? probabilmente nell'America terra di ogni possibilità è fattibile, ma pare davvero inverosimile.

La madre di Tara poi, che pratica abusivamente la professione di ostetrica, curando le puerpere con erbe da lei selezionate e che distilla e commercia oli essenziali arrivando a mettere su un'azienda con un certo numero di dipendenti : è davvero tutto così possibile (e probabile) negli USA? In Italia ( e direi anche in Europa) non faresti in tempo a girare la chiave nella toppa che già la ASL, l'ufficio di igiene, l'ispettorato del lavoro e i servizi sociali ti avrebbero sigillato con la ceralacca.

Non voglio sembrare una maniaca del fact checking, ma se racconti la tua storia, che è proprio la tua VERA storia, il minimo che mi aspetto è che sia credibile.

Riconosco che sia ben scritta, anche se mi sarei aspettata uno stile un po' più originale e un equilibrio più costante: la tensione dei primi capitoli va scemando col progredire della vicenda, proprio quando i nodi vengono al pettine e sarebbe necessario un crescendo.

A un certo punto -è cinico lo so- ho sperato che qualcuno della famiglia facesse qualcosa di davvero criminoso, anche solo per spezzare il circolo ipnotico di andate e ritorni dalla casa sulla montagna.

Prendo per buono l'inno alla scuola pubblica (o meglio, trattandosi di Cambridge, alle borse di studio che azzerano le disuguaglianze). Purtroppo, rispetto alla possibilità di indagare il rapporto di dominazione psicologica che i genitori instaurano con i loro bambini, mi pare un bersaglio centrato solo a metà.

* Tara Westover, L'educazione



 

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