Finte trasgressioni ("Parlarne tra amici" di Sally Rooney)




Spesso abbandono le vie conosciute, vittima anche di mode estemporanee, di "fenomeni" letterari patinatissimi e di consigli prezzolati diffusi nei social network.

Lo so è terribile, ma alla fine la curiosità vince e utilizzo del tempo per leggere il libro-social del momento.

Con Sally Rooney è andata così: la copertina gialla rimbalzava davanti ai miei occhi in continuazione, senza che però nessuno dicesse esplicitamente come era il romanzo, o anche solo di cosa narrasse (dovremmo aprire un capitolo sulle cosiddette influencer e di come siano capaci di consigliare libri che non hanno letto, ma questa sarebbe una divagazione troppo ampia e malmostosa).

Alla fine l'ho letto e mi sono sembrate subito esagerate le dichiarazioni sulla presunta genialità dell'autrice, che è giovane (27 anni) e ha scritto questo suo primo romanzo in appena tre mesi.

Naturalmente ho pensato al primo romanzo di Roth scritto a 29 anni, "Lasciarsi andare" (senza contare i racconti di Goodbye Columbus scritti a 26 anni) e mi è spuntato un sorrisetto perfido.

Romanzo moderno (ma davvero basta citare l'amore liquido vissuto per email e instant messaging per risultare moderni? davvero basta che la protagonista sia bisessuale?), un po' urban e un po' college, si snoda senza grandi sorprese nella vicenda di Frances e del triangolo (o meglio rettangolo) che si compone con le altre figure del romanzo: l'amica/amore Bobbi, Melissa e Nick, coppia di intellettuali/artisti over 30 che si insinua fra le due ragazze.

Intorno c'è Dublino, ma potrebbe esserci qualsiasi città: non c'è la minima essenza dublinese nel romanzo.

Al di là di una scorrevolezza dovuta a uno stile asciutto e molto essenziale (qualcuno ha scomodato la Austen, mah...), non ho colto nessuna ironia in questa descrizione dei giovani millennial intellettualmente dotati (niente a che vedere con "L'idiota" di Elif Batuman, ad esempio), e spesso non ho capito le leve narrative che l'autrice usa per far accadere le cose.
Molte microtrame restano a mezz'aria, inconcludenti.
Il che non è di per sé un delitto, ma se la sensazione palese è che vengano inserite solo per una finalità estetizzante, il risultato è inautentico.


*Sally Rooney, Parlarne tra amici.




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