L'acqua in cui nuotiamo ("La morte della verità" di Michiko Kakutani)




Per chi ama la letteratura americana contemporanea Michiko Kakutani è una specie di istituzione, un po' come Anna Wintour di Vogue per i patiti della moda.

Sono di parte per cui dico che Michiko è molto più simpatica della Wintour (sulla fiducia) e possiede sicuramente un intelletto e una cultura letteraria unici. Insomma ne sono una ammiratrice abbastanza convinta.
Critica letteraria del New York Times per tantissimi anni, nota per il suo rigore e la sua serietà, sia nelle stroncature sia negli apprezzamenti verso scrittori come Franzen, Foster Wallace, MacEwan, etc.

"La morte della verità" è il suo primo libro, e già questo la rende grandiosamente coerente: ha atteso di andare "in pensione" (non scrive più sul NYT dal 2017) prima di pubblicare. Ne conoscete altri così?

Si tratta di un saggio brillantissimo sulla menzogna e la decostruzione della verità nell'era di Trump (ma si cita anche l'Italia di Salvini).
Non è semplice, né indicato, riassumere l'architettura precisissima del ragionamento di Kakutani, che lega il postmodernismo e la morte dell'oggettività alle menzogne di Trump e all'ambiguità nichilista di un mondo in cui la verità sfugge (muore) e l'ego affonda nel culto narcisistico di sé.

Siamo immersi nelle teorie complottiste, nel rifiuto della scienza, nelle fake news e nella narrazione di mitologie personali che occultano le azioni e rivitalizzano pensieri unici acritici e pericolosamente ideologici.

Questo saggio ripercorre la genesi di questa deriva, attraverso tutto il pensiero del Novecento e oltre, dandoci una chiave di lettura preziosa.
Le numerose citazioni (dalla filosofia e dalla letteratura al cinema) non rendono pesante la lettura: Michiko Kakutani ha il dono di una penna nitida anche quando si addentra nel concettuale puro.

Non ci offre speranze né soluzioni, ma riconferma che l'unica via verso la verità risiede nella cultura e nella ragione.

Come bonus una citazione di David Foster Wallace ( da "Questa è l'acqua"):

"Due giovani pesci nuotano insieme. Incontrano un pesce più vecchio che nuota in direzione opposta. "Buongiorno ragazzi, com'è oggi l'acqua?", fa il vecchio. I due continuano a nuotare per un po', perplessi. Poi uno dei due dice: "E che diavolo è l'acqua?"
[...]
La Verità con la V maiuscola riguarda la vita prima della morte. Riguarda la possibilità di riuscire ad arrivare ai trenta, o ai cinquant'anni, senza che vi venga voglia di spararvi un colpo alla testa. Riguarda la semplice consapevolezza di quello che è così vero ed essenziale, così nascosto in bella vista attorno a tutti noi, che dobbiamo continuare a ripeterci costantemente: "Questa è l'acqua, questa è l'acqua."


* Michiko Kakutani, La morte della verità. 



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