Bildungsroman ("L'idiota" di Elif Batuman)
L'idiota di Elif Batuman è un libro svagato, tenero, delicato, molto intelligente.
Una polaroid di un mondo molto particolare, quello dei teenager e dei ventenni degli anni Novanta, molto dotati intellettualmente e alle prese con amore/futuro/amicizia/speranze/carriera/famiglia/mondo.
Selin, la protagonista, matricola ad Harvard di origine turca, potrebbe stare tra Il giovane Holden e La campana di vetro, opportunamente depurati dalla dimensione tragica e di ribellione.
La scoperta del crescere per Selin è tutta nella grande differenza tra le parole (quelle della letteratura) e la realtà (quella dei rapporti fra le persone, sempre complessi, spesso fallimentari).
Tutti i personaggi sono divertenti, originali e sinceri . O forse è solo lo sguardo della protagonista a renderli così. Sempre benevolo anche quando è ironico, meravigliosamente ennui e ingenuo insieme.
L'innamoramento di Selin per Ivan, affascinante dottorando ungherese ad Harvard, passa tutto dalle parole che si sono scritti e da quelle che non sono riusciti a dirsi quando si sono trovati faccia a faccia. Hanno teorizzato molto sul linguaggio e sul suo rapporto con il reale, senza poi riuscire ad uscire da questa gabbia una volta trasportato il loro dialogo in una dimensione reale.
Quanto spazio all'intelletto, e quanti freni agli ormoni!
Sembra impossibile che due ragazzi ventenni, innegabilmente attratti l'uno dall'altra, passino notti insonni a parlare senza neanche darsi un bacio.
Qualcuno direbbe sfigati. Invece sono solo terribilmente intellettuali e giovani, privi della percezione del tempo che passa e si consuma.
Una sensazione che pensavamo di aver dimenticato, ma che attraverso la lettura di questo romanzo si trasforma in una latente, sfumata nostalgia.
* Elif Batuman, L'idiota.
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